L'unica risposta che ho trovato è che Geralt interpreta il comportamento di Rutilia: Nivellen dice che gli animali gli vogliono bene, e in effetti in sua presenza la cavalla non s'innervosisce, mentre aveva mostrato evidenti segni di agitazione quando avevano incrociato Vereena (la bruxa) la prima volta, prima di entrare nel castello. Quindi la giumenta non aveva percepito malvagità nella "bestia" e invece parecchia nella bella. Geralt capisce quindi che deve essere stata lei a uccidere il mercante e la donna, e che Nivellen stesso è in pericolo. Cosa c'entri esattamente il cerchio di funghi, non saprei. Nulla, probabilmente, semplicemente serve per far ricordare a Geralt come Rutilia percepisca "l'aura" del male.
L'unica risposta che ho trovato è che Geralt interpreta il comportamento di Rutilia: Nivellen dice che gli animali gli vogliono bene, e in effetti in sua presenza la cavalla non s'innervosisce, mentre aveva mostrato evidenti segni di agitazione quando avevano incrociato Vereena (la bruxa) la prima volta, prima di entrare nel castello. Quindi la giumenta non aveva percepito malvagità nella "bestia" e invece parecchia nella bella. Geralt capisce quindi che deve essere stata lei a uccidere il mercante e la donna, e che Nivellen stesso è in pericolo. Cosa c'entri esattamente il cerchio di funghi, non saprei. Nulla, probabilmente, semplicemente serve per far ricordare a Geralt come Rutilia percepisca "l'aura" del male.
uhm, io avevo capito un po' diversamente
cioè che era la bestia manipolato dalla bella che aveva ucciso il mercante e la donna? altrimenti che cavolo erano i misteriosi sogni della bestia? però lo spiegone era poco chiaro e non ne sono certa.
c'è da dire che, in assenza di ulteriori spiegazioni successive, tutto è lasciato un po' troppo all'interpretazione del lettore, per i miei gusti.
Trovato e riletto, mi stupisco che Geralt ci abbia messo tanto. ;D
L'allarme di Rutilia è reiterato. Quando chiede se dopo il sogno fosse sporco di fango o avesse trovato aghi di conifera, già avrebbe dovuto concludere che non potesse essere Nivellen ad aver agito in stato incosciente (difficile attribuire a Nivellen, leggendo tutto il dialogo, una particolare capacità di dissimulazione... ammette lo stupro, accetta la conseguenza, cerca un rimedio senza nuocere, si allarma nel percepire un cambiamento nel suo stato e chiama Geralt a compiere la sua uccisione se si presentasse la necessità). Inoltre nello scambio di considerazioni sull'ondina c'erano dubbi sulla effettiva identità.
Comunque... credo sia lento perché quella che si accetterà essere la Bruxa, in modo mostruoso, ama Nivellen, la presenza di questa entità ha dato un senso alla esistenza del demi monstre e questo "filtro" annebbia la freddezza di Geralt ma non i sensi privi di filtri sentimentali di un animale, che ha paura e basta di ciò che può minacciarlo.
No, direi di no Betty: secondo me non è stato Nivellen a uccidere i due, si dice chiaramente che ci sono segni di denti sulla nuca della donna, prima che arrivassero i lupi, quindi è stata la vampira a bere il suo sangue. Io credo tuttavia o che la reiterata compagnia della bruxa potesse, alla lunga, portare effettivamente Nivellen a vagare con lei in stato di incoscienza e animato da furia omicida, ma che non ci si fosse ancora arrivati; oppure semplicemente che - grazie al forte sentimento che li univa - lui vedesse in sogno quello che lei faceva.
Più volte utilizzato nel videogiochi: a parte il costante riferimento all'appellativo "macellaio di Blaviken", più propriamente il tema delle principesse colpite dalla (presunta) maledizione della luna nera è alla base di un'avventura extra di The Witcher (2007) e dell'espansione Blood & wine
In biblioteca non vi è nulla dell'autore
mandami la tua mail e ti passo tutta la saga.
Più volte utilizzato nel videogiochi: a parte il costante riferimento all'appellativo "macellaio di Blaviken", più propriamente il tema delle principesse colpite dalla (presunta) maledizione della luna nera è alla base di un'avventura extra di The Witcher (2007) e dell'espansione Blood & wine
ah, gli esperimenti genetici di philippa e le altre ;D
comunque ho letto di recente tutta la saga di un fiato, ne ho parlato sul gruppo ma lo dico brevemente anche qui: mi è piaciuta moltissimo, trovo che sap sia notevolmente un narratore e uno sceneggiatore migliore di martin (tanto per dirne uno osannatissimo di recente), tranne che negli ultimi due libri. li trovo appena sufficiente il primo e mediocrissimo (ma solo per affetto al resto) l'ultimo.
ora sono passata alla saga del capitano alatriste (che è storico e non fantasy), allevi, se non lo conosci leggilo e non dico altro.
P. S.: lunga vita all'imperatore!
Lo spoiler riguarda l'espansione Blood & wine di TWIII
Va beh che Sap è poco preciso sulle date, ma nel videogioco hanno tirato un po' troppo la corda: il massacro di Blaviken avviene sicuramente prima della nascita di Ciri, quindi se Renfri aveva una ventina d'anni la maledizione del Sole Nero avviene almeno 20 anni prima della sua nascita, forse di più; considerato che gli eventi in TWIII avvengono quando Ciri ha circa 20 anni, per essere una delle principesse maledette dal Sole Nero Syanna dovrebbe essere come minimo sulla quarantina... trenta li dimostra anche tranquillamente, ma quaranta no.
Invece per l'espansione Il prezzo della neutralità di TW non ci sono problemi, perché si svolge in un periodo imprecisato prima del ritorno con amnesia di Geralt.
In realtà tutti noi che leggiamo la saga dopo i videogiochi* abbiamo avuto il colpo di scena principale rovinato. Non mi è chiaro quanto tu, Betty, abbia già capito di cosa parlo.
*forse arch. no... anche se forse glielo avevo già spoilerato io.
sì, l'ho capito subito appena l'ho letto
che la figlia di pavetta è ciri.
Ma tu guarda le coincidenze nella vita...
Metto sotto spoiler per maggior sicurezza, ma non si tratta poi di chissà quale rivelazione.
Ieri era l'anniversario del terremoto di Lisbona del 1755, e verso la fine del libro c'è un cataclisma che, più lo leggevo, più mi ricordava l'evento storico, ed ecco che i miei sospetti vengono infine confermati da un personaggio che cita esattamente le parole del marchese di Pombal, l'artefice della ricostruzione di Lisbona.
Se avessi letto il libro in un altro momento, non fresco delle rievocazioni dell'anniversario, forse non avrei nemmeno individuato l'ispirazione.
E poi il finale; immensamente paraculo.
Vabbeh, quando ha presentato la piccola viaggiatrice c'era da aspettarselo.
E le due Signore si erano incontrate, nel tempo "visto dall'altro lato"
Adolescenza sotto spoiler...
Direi però che trovarsi al cospetto di Bonhart sia qualcosa che va al di là di una rappresentazione di crisi adolescenziale, anche estrema e fantastica. Introduce un elemento di così profonda violenza e abiezione che toglie il percorso di Ciri dal ritratto d'adolescenza in cui ci si può immergere per discuterne la valenza collettiva e lo porta al ritratto del singolo percorso di vita segnato da accadimenti eccezionali e assai poco compartibili. Diventa, a quel punto, il racconto di una persona adolescente profondamente violata. Fino ai Ratti ci stava tutto. Con Bonhart si passa a un diverso registro.
Adolescenza sotto spoiler...
Direi però che trovarsi al cospetto di Bonhart sia qualcosa che va al di là di una rappresentazione di crisi adolescenziale, anche estrema e fantastica. Introduce un elemento di così profonda violenza e abiezione che toglie il percorso di Ciri dal ritratto d'adolescenza in cui ci si può immergere per discuterne la valenza collettiva e lo porta al ritratto del singolo percorso di vita segnato da accadimenti eccezionali e assai poco compartibili. Diventa, a quel punto, il racconto di una persona adolescente profondamente violata. Fino ai Ratti ci stava tutto. Con Bonhart si passa a un diverso registro.
Ma infatti, per diretta dichiarazione di Sap il periodo di perdita di sé adolescenziale è con i Ratti, e finisce con Bonhart, che è un pezzo di merda oltre misura, ma obbligandola a confessare chi sia la obbliga anche a ricordarsene.
Adolescenza sotto spoiler...
Direi però che trovarsi al cospetto di Bonhart sia qualcosa che va al di là di una rappresentazione di crisi adolescenziale, anche estrema e fantastica. Introduce un elemento di così profonda violenza e abiezione che toglie il percorso di Ciri dal ritratto d'adolescenza in cui ci si può immergere per discuterne la valenza collettiva e lo porta al ritratto del singolo percorso di vita segnato da accadimenti eccezionali e assai poco compartibili. Diventa, a quel punto, il racconto di una persona adolescente profondamente violata. Fino ai Ratti ci stava tutto. Con Bonhart si passa a un diverso registro.
Ma infatti, per diretta dichiarazione di Sap il periodo di perdita di sé adolescenziale è con i Ratti, e finisce con Bonhart, che è un pezzo di merda oltre misura, ma obbligandola a confessare chi sia la obbliga anche a ricordarsene.
Nel quarto libro però la vediamo, mi pare (ho questo ricordo), già segnata, quando racconta i fatti accaduti. Nel senso quindi che gli eventi che ci trasmettono una parte di quel periodo sono "illuminati" da una luce, la sua, già cambiata. È lei ma è lei che parla di sé e di Bonhart "da dopo" la sventura. Non mi ricordo se Ciri parli in prima persona dei Ratti prima del massacro e dei traumi successivi, o se il primo periodo sia descritto solo da Sap-narratore.
Sostanzialmente la parte narrata da Ciri a Vysogota parte da quando lascia i ratti per andare a "reclamare il suo trono", e poi viene a sapere dell'agguato a Bonhart e quindi il suo primo confronto con il cacciatore di taglie. E anche quello è un in ibrido, è una terza persona ma in soggettiva. Viceversa le (poche) parti con i Ratti sono una terza persona del tutto estranea, Ciri non ci sembra quasi nemmeno umana, pare quasi priva di emozioni e quelle che ha sono insensate, inoltre non abbiamo mai accesso ai suoi pensieri, come invece nella parte in cui è Ciri a raccontare.
La serie televisiva, comunque, non dovrebbe riprendere esattamente la saga; anche perché sarebbe un po' troppo lunga: GoT è stato pensato sin dall'inizio come una serie lunga in più stagioni; in questo caso non so quante stagioni abbiano ipotizzato.
Ricordiamo che una serie televisiva su Geralt c'è già stata: una serie polacca (a bassissimo costo per gli standard odierni internazionali, ma comunque notevole per la televisione di un Paese appena uscito dal socialismo reale) degli anni '90 che più che altro si focalizzava sull'addestramento dello strigo (non narrata nella saga letteraria) e sviluppava alcuni dei racconti, senza toccare gli eventi della pentalogia di romanzi finisce con Geralt che ritrova Ciri a Oltreriva e la porta con sé, come l'ultimo racconto della seconda raccolta
.
Secondo te Sap potrebbe usare uno stratagemma come fece Conan Doyle?
Non ne ha nemmeno troppo bisogno: Geralt è morto? Sì e no, è con Yen in quella dimensione coi meleti, anche ne La stagione delle tempeste si presuppone che non sia veramente morto allora.
Tu non hai giocato ai videogiochi, ma lì viene spiegato che il rientro nel suo mondo avviene dopo un periodo in cui ha cavalcato con la Caccia Selvaggia, cioè i Dearg Ruadhri di Eredin, il che gli ha causato la perdita della memoria (espediente canonico in molti videogiochi, qui usato per giustificare la necessità di reimparare da zero segni e varie tecniche e per presentare nuovamente i vari personaggi del mondo witcher, in modo da far capire le cose anche a chi non ha letto i libri). In TW2 non ha ancora recuperato la memoria ma ha già riacquistato le sue piene abilità da strigo ed è informato sul suo passato; alla fine recupera ogni ricordo e in TW3 è pienamente in possesso della propria identità e memoria.
Se Sap vorrà riportarlo indietro non avrà bisogno di negare quel colpo di forcone, gli basterà decidere quale dei mezzi per viaggiare tra le sfere lo condurrà di nuovo nel suo mondo.
Non ne ha nemmeno troppo bisogno: Geralt è morto? Sì e no, è con Yen in quella dimensione coi meleti, anche ne La stagione delle tempeste si presuppone che non sia veramente morto allora.
Tu non hai giocato ai videogiochi, ma lì viene spiegato che il rientro nel suo mondo avviene dopo un periodo in cui ha cavalcato con la Caccia Selvaggia, cioè i Dearg Ruadhri di Eredin, il che gli ha causato la perdita della memoria (espediente canonico in molti videogiochi, qui usato per giustificare la necessità di reimparare da zero segni e varie tecniche e per presentare nuovamente i vari personaggi del mondo witcher, in modo da far capire le cose anche a chi non ha letto i libri). In TW2 non ha ancora recuperato la memoria ma ha già riacquistato le sue piene abilità da strigo ed è informato sul suo passato; alla fine recupera ogni ricordo e in TW3 è pienamente in possesso della propria identità e memoria.
Se Sap vorrà riportarlo indietro non avrà bisogno di negare quel colpo di forcone, gli basterà decidere quale dei mezzi per viaggiare tra le sfere lo condurrà di nuovo nel suo mondo.
Sì, l'idea di fondo era questa anche per me, proprio per la presenza dei mondi "alterei" e per il fatto che, appunto, non ne è esplicitata la morte. Tuttavia essendo coerente e completo come finale, ripartire sarebbe arduo (sarebbe un lavoro di costruzione massiccio); le vicende si possono considerare complete.
A meno di una intensa versione "crepuscolare" di Geralt vecchio, Ciri di mezza età e i superstiti in un quadro "quotidiano", ordinario e in chiaroscuro... il che ci starebbe pure, per come sono stati delineati i personaggi e la loro interiorità... non nego che amerei accadesse.
La ragazzina badass, furba e anticonformita è una banalità secondo la moda attuale.
EccoCalante che dice a Ciri "trova Geralt" è il tuo destino
proprio no; mi chiedo come abbia potuto Sap avallare.
Cahir. Per ora non visto bene; dovrebbe essere MOLTO giovane.
Non ho capito perché hanno scelto di ambientare nei boschi i dialoghi di Geralt con Renfri anziché nella stanza della locanda.
Non mi sembra un GRAN risparmio di scenografia.
Comunque rispetto al racconto per semplificare hanno tolto tutta la faccenda del salvacondotto reale, e quindi non si capisce perché Stregobor non faccia arrestare Renfri dalle autorità cittadine
.
Episodio 2: netto stravolgimento:
Yen era sì gobba, ma veniva da una famiglia ricca.
Mi vien da sorridere perché avevo soprannominato Essi la mia ex... che comunque è fortunatamente sana e salva
Aprite lo spoiler a vostro rischio e pericolo.
(https://scontent.fmxp6-1.fna.fbcdn.net/v/t1.0-9/s851x315/80698830_10219554095910555_7944894310174949376_o.jpg?_nc_cat=110&_nc_ohc=rK3qaZxEWJkAQnqfDqI_OP-Tf94k0Ie1OiQt4ULduvRUAsg51WI7vp_Tw&_nc_ht=scontent.fmxp6-1.fna&oh=3ea35fe8bcc958fcb70c2575db617ea2&oe=5E6A1A57)
Attenzione: il seguente omaggio deandreiano costituisce spoiler rispetto ai romanzi.
Impiccheranno Allocco con una corda d'oro*
è un privilegio raro
tradì Emhyr in cerca di Ciri
ferendola con un orion.
*il particolare del materiale non è canonico, tuttavia esplicitato in TW3, dove è anche possibile ammirare il reperto assieme ad altre memorabilia imperiali.
Mi conoscete, per queste idiozie mi impegno: ho fatto l'intera canzone.
Mentre attraversavo il Continente
Al tempo del Disprezzo
Vidi una esper che cercava Falka
Agiva per Stefan Skellen.
Impiccheranno Allocco con una corda d'oro
È un privilegio raro
Tradì Emhyr in cerca di Ciri
Ferendola con un orion.
Discutendo dell’ingaggio con Neratin Ceka
Fatto di Rience raviolo
Farà fuggir Falka da Unicorno
Per scontentare Allocco.
Allocco non tradì soltanto per sé
Per un cambio di regime
Tradì Emhyr in cerca di Ciri
Ferendola con un orion
Guardate la sua faccia, guardate il suo sorriso,
Non ha vent'anni ancora,
Una cicatrice solca il suo bel viso,
Così è una vera striga ora.
Né la tua testimonianza né i consigli di Vattier
Allocco potran salvare,
Anche se assolveranno te
Emhyr non si fa ingannare.
Così lo impiccheranno con una corda d'oro
È un privilegio raro
Tradì Emhyr in cerca di Ciri
Ferendola con un orion.
Vi chiedo un'interpretazione.
Metto sotto spoiler per chi non abbia finito tutti i romanzi (Stagione delle tempeste a parte)
Stavo leggendo la pagina witcher wiki dell'assalto al castello di Stygga, e lì mettono come motivo della Scelta cruciale e inattesa di Emhyr la promessa che sua maestà fa a Yennefer di non far piangere Ciri, e siccome mentre stanno andando via Ciri non riesce a mantenere la fierezza e scoppia in lacrime, "Realizing that he has just broken his promise to Yennefer, the Emperor decided to let them go". Come fosse un rapporto quasi meccanico di causa ed effetto. Non so voi ma io non l'ho mai vista così, e non ho mai c attribuito a quella promessa il ruolo fondamentale nella sua decisione, bensì a tutto il discorso fatto prima con Geralt e al proprio rendersi conto che è troppo forte l'affetto PATERNO che ha per Ciri per farla soffrire e per fare di lei la sua sposa.
D'altra parte il testo stesso, almeno in italiano, non incoraggia una simile interpretazione: "Vi prego per quanto possibile di non far male a mia figlia. Non vorrei morire immaginandola piangere"; e la Bianca Fiamma non risponde con una esplicita promessa, dice bensì: "Potete star certa che non farò del male alla fanciulla che è figlia vostra e dello strigo Geralt. Ho calpestato cadaveri e danzato sui tumuli dei nemici. E pensavo che tutto mi fosse concesso. ma ciò di cui mi sospettate non potrei semplicemente farlo. Ora lo so. Anche grazie a voi due. addio."
A voi pare una lettura sensata?