Non sei sconvolta?
Giuro che la sua uscita mi ha fatto perdere ogni capacità razionale di pensiero, azione, commento, parola. Giuro che la sua mancanza lascia un vuoto incolmabile nei miei lombi e nei miei quarti di fegato. Giuro solennemente che nulla al mondo è comparabile al dolore immenso che ho provato nel leggere questa notizia; il sole non è più sole, l'aria non è più aria, le stelle hanno smesso di splendere e ho le sopracciglia a nido di ramarro del Bangladesh per la disperazione; né tutte le cisterne del mondo né le narici di Amy Winehouse potranno mai sniffare via il mio dolore, è andata, finita, persa, schiattata, partita, conclusa, eliminata, e io non so come ho fatto anche solo a concepire questi pochi e semplici concetti di biasimo nei confronti del karma che l'ha voluta allontanare dai miei occhi benevoli; cazzo, che tristezza immane.