Piccolo frasario sessista veneto:
Commento da osteria al passaggio di una bella ragazza:
"
Ciò, a xe proprio na bea pastasuta!" [Caspita, è proprio una bella pastasciutta = è proprio avvenente, come un bel piatto pieno di pastasciutta]
"
a xe come un saeame: porsea dentro e buea par de fora" [(lei) è come un salame: porcella dentro e budella fuori = ragazza di facili costumi] (che poi salame si direbbe saeado)
"
e femene e xe come e sardee: tolta via a testa tuto el resto xe bon" [le donne sono come le sardine: tolta la testa tutto il resto è buono]
...ce ne sarebbero moltissime altre! tempo fa girava una mail con le frasi tipiche del genitore veneto (da "tajate i cavei e và lavorar" in poi) che faceva scompisciare dal ridere.
Cambiando regione, nella metropolitana a Roma ero rimasta colpita da un "
er maionese", chiamato così perchè pieno di brufoli

Un'amica conterranea che ha studiato a Firenze era rimasta colpita dagli "-ini", tipo "
che bel cagnino" (da noi è più facile sentire "cagnetto"). Un giorno stava descrivendo un tessuto ad una prof, e ha detto che era come se fosse pieno di "
peta-petosh" = i semi delle piante che si attaccano ai vestiti o ai peli degli animali. Io questi li chiamavo in un altro modo, ma non ricordo come...