Annuncio per aspiranti suicidi: se vi volete togliere dal mondo (ma secondo me non ne vale la pena) per favore fatelo senza recare danni a terzi, soprattutto buttandovi sotto i treni, GRAZIE.
Detto questo: la mia ultima odissea ferroviare inizia il venerdì del ponte dell'immacolata.
Grazie ai punticini della cartaviaggio mi spetta un biglietto intercity gratis. Ne approfitto.
L'avessi mai fatto.
1) Trenitalia si riserva di darti il biglietto premio quando gli pare: che significa nei giorni festivi NO. Così ne ho preso uno per il mercoledì 9 che non avrei potuto utilizzare, invece che per martedì 8.
2) Parto da Prato all'una e quarantacinque e invece di arrivare a Trieste alle 7 la sera, come era previsto, arrivo alle 10, perché nel bel mezzo delle steppe padane, nella ridente località di Monselice (mezz'ora prima di arrivare a destinazione, ci hanno un senso dell'umorismo le ferrovie) si rompe il locomotore, stiamo fermi un'ora e mezza. Arrivo a Mestre fin quasi alle 8 non ho coincidenze, e il Cisalpino è in ritardo,con quello sarei arrivata in fretta,ma niente.
Prendo il regionalino -quello lento che in confronto il bradipo è un centometrista- e arrivo a Trieste alle 10:15, sarei dovuta arrivare alle 9:50.
Ero partita da casa mia la mattina alle 10.
