La questione tra la necessità di protezione di alcune fasce della popolazione e quella dell'uguaglianza davanti alla legge è molto complessa e antica.
La deriva più divertente fu un tizio che mi disse: "anche gli omosessuali possono sposarsi. Con una donna, se vogliono. Quindi hanno anche loro quel diritto, chiedere qualcosa di diverso sarebbe renderli differenti, speciali".

Il punto è che nessun tabaccaio viene ucciso
in quanto tabaccaio. Ci sono uomini che vengono uccisi in quanto uomini, ma parliamo di casi isolati. Statisticamente non c'è una tendenza generale a provare odio e a usare violenza sugli uomini in quanto tali. Semmai, sugli uomini in quanto musulmani, o omosessuali, o neri e così via.
Sono tantissime le persone che subiscono violenza
in quanto appartenenti a un gruppo religioso diverso da quello della maggioranza.
Ci sono omosessuali pestati
in quanto omosessuali.
Ci sono donne uccise
in quanto donne.
Per esemplificare: non contava che l'ebreo tedesco fosse un tabaccaio, un giornalista, un ladro di professione, uno simpatico, un rompicoglioni, un pacificio o un violento. Veniva ucciso in quanto ebreo.
Il principio è lo stesso.
E, quindi, ci sono le categorie dei "crimini d'odio", che generalmente prevedono delle aggravanti. Se le motivazioni sono legate all'odio, al preconcetto e all'appartenenza di qualcuno a un gruppo/orientamento sessuale*/genere/opinione differente da quelli accettati, si introduce un'aggravante.
Secondo me è questo che attua veramente il principio di uguaglianza dei cittadini. Lo Stato riconosce che fai parte di una categoria che può subire violenze e discriminazioni, e cerca di proteggerti perché tu, come tutti gli altri cittadini, hai diritto di pensarla/amare/pregare come vuoi, e hai diritto a non subire violenza come conseguenza di tutto ciò.
Per cui se le donne
in quanto donne sono oggetto di violenza (e lo sono, è inutile negarlo), la loro tutela da cittadini deve esprimersi attraverso una forma di aggravante speciale.
La questione peraltro è un po' mal posta secondo me. Queste aggravanti non sono "diritti in più" che si aggiungono alle donne. Sono
aggravanti, ovvero pene speciali da dare a chi ha commesso un crimine, non "contentini" per chi quel crimine l'ha subito. Bastasse il contentino, a una donna che ha subito violenza! Non si creano categorie speciali, si riconosce che l'odio razziale è per lo Stato una motivazione più grave e punibile rispetto ad altre.
Il giorno che ci saranno statistiche che dimostreranno che ai tabaccai succede la stessa cosa, allora si introdurrà l'aggravante per "odio all'attività di tabacchiere".
*Ovviamente in Italia il discorso è valido per tutti tranne che per gli omosessuali. Allo Stato Italiano va benissimo che gay e lesbiche vengano picchiati, e mai si sognerebbe di pensare che in questo ci sia qualcosa di sbagliato, anzi, ben gli sta, ci hanno tolto i negri almeno ci lasciassero i froci su cui sfogarci, amen.