In prima elementare ero una creatura di mia mamma: mi vestiva come una bambolina inglese -__-
Ricordo con orrore una cartella (saino, in realtà) rigidissima, di tessuto impermeabilizzato rosso scozzese, con cuciti degli orsetti molto country e ancor più british; abbinata, ovviamente, ad un grosso astuccio pandantizzato e al diario di Beatrix Potter (quello però era carino >.>).
Poi mi sono resa conto che così non andava, ma non è che capissi bene cosa volessi dalla vita.
Diciamo che avevo le idee un po'confuse...
-e prima volevo l'invicta; e va bene prendiamo l'invicta. Verdastro pallido con su Mozart. Lo odiavo (ero obbligata a suonare il pianoforte e detestavo la musica per colpa di un insegnante inetto), ma per fortuna dopo un mesetto ebbe un incidente -leggasi: mio papà ci buttò inavvertitamente un fiammifero acceso sopra (ok, colpa mia che l'avevo lasciato dove SAPEVO avrebbe buttato i fiammiferi XD) e ci fece un buco gigabolico. Prontamente sostituito da un altro invicta, arancione e nero, classico, espandibile. Ce l'ho ancora in giro.
-e poi volevo il seven, quello tamarrissimo coi murales sopra. Mai ottenuto -__-
-e poi al liceo daaai, voglio l'eastpack! Mia mamma mica aveva capito cosa fosse. Un giorno mi torna a casa con uno zaino sì dell'eastpack, ma brutto, pieno di tasche, enorme... quanto ci son rimasta male...
Alla fine l'eastpack l'ho ottenuto, ma la mia vena artistica ha preso il sopravvento. Ce l'ho ancora da qualche parte, avevo fatto un capolavoro: avevo preso una tela, i colori a olio di mio padre e della vernice trasparente. Avevo dipinto un drago stupendo iperdettagliato, lo avevo ritagliato con cura maniacale, passando i bordi con la vernice trasparente per evitare che si sfrangiassero, e lo avevo incollato con la colla a caldo sullo zaino. Quanta invidia che avevo suscitato!^^
Per i diari invece: osceni alle elementari e in prima media; due anni di diari di Lupo Alberto, fichissimi, due smemo in tutto e parecchi comix. Poi in quinta superiore il nulla: non compravo nè quaderni nè altro, facevo i compiti alla membro di segugio su foglio volanti che perdevo con allarmante frequenza.