io trovo la sua prosa molto pulita e scorrevole, e inoltre è riuscito a coinvolgermi.
la storia è quella di un ragazzino che si trova dentro a un orfanotrofio/scuola danese che ha regole strettissime, quasi misteriche (ricordo che era assolutamente proibito avere libri di testo, quasi come i druidi elvezi raccontati da cesare, se non ricordo male) e che deve subire continue vessazioni, sottilissime però pur sempre vessazioni. la sua unica valvola di sfogo ricordo che era una ragazza che era rimasta orfana in seguito al suicidio di suo padre, e un altro amico.
ai tempi mi ha provocato un senso di sconforto e claustrofobia, forse ero troppo piccola (15 anni).
ah ps: un altro libro angosciante. una "famiglia americana" di Joyce Carol Oates. narra di come si evolve la vita all'interno di una famiglia dopo che l'unica figlia femmina viene stuprata a una festa. i genitori, spinti anche dal fatto che la figlia era un po' brilla e non si sentiva di testimoniare in tribunale, la sbattono in una comune, totalmente allo sbando. i genitori litigano, la famiglia si sfascia, il tutto visto dagli occhi del fratello minore. detta così sembra una storiaccia banale, è il come è raccontata che è spettacolare.