Thomas Mann, pregiudizio enorme come un capannone industriale. Ho letto solo Morte a Venezia, e quando dico letto intendo che mi sono fermata dopo una trentina di pagine neanche per ben tre volte per sopraggiunta morte cerebrale e nausea incontenibile. Il quarto tentativo non credo ci sarà, ma mai dire mai.
Non ce la faccio, non so perché, non riesco a rendermelo interessante.
Cosa simile per Kafka, che invece qualcosa ho letto, ma trovo comunque piuttosto barboso.
Sarà perché li leggevo in lingua?
Goethe invece mi ha sorpreso: mi è piaciuto molto Le affinità elettive