In Emilia il malvestitismo è molto indie-chic: occhialone d'ordinanza, reflex (rigorosamente senza custodia, il che provoca mancamenti quotidiani a mio padre) al collo, leggins, ballerine/mocassino/dunk (gli ultimi due sono unisex), camicia a quadri (ma anche no) con t-shirt sotto per lui (ma non alla cartcobbèi, molto più fighettino), LV di ogni foggia, Borbonese, I-Phone, macchinino per i minorenni (sh o vespa se vuoi uno scooter), mini/500 per le neopatentate (i maschi hanno una scelta più ampia non basata solo sulla mera estetica), aria un po' annoiata di giorno (quando stazionano al bar fumandosi mille sigarette), divertimento estremo il weekend, quando si va nella disco di moda ma un po' alternative, il tutto documentato minuto per minuto (anche al cesso, soprattutto al cesso) con la suddetta reflex. Ultimo elemento che mi preme sottoliearvi: l'eccentrica acconciatura che da un po' noto sul cranio di decisamente troppe ragazze. Proverò a spiegarvela: avete presente quando vi fare la coda ma non tirate fuori il capelli dal secondo giro di elastico in modo da avere una sorta di chinion fatto decisamente male? ecco, quello. Ma non dietro la nuca, bensì quasi sul colmo della testa. Ve lo giuro, assomigliano a degli eccentrici umpalumpa.