Ieri notte sono passato, volontariamente, per "presentarla" a chi mi accompagnava (presento sempre i miei luoghi sentimentali), accanto alla casa sulle chiuse che ha rappresentato, per parecchi anni, il mio sogno abitativo, una sorta di sprone a realizzare qualcosa per conquistare quel mondo sospeso e la rustica libertà di un'idea di vita realizzata, che corrispondesse al mio universo interiore.
Non l'ho "riconosciuta".
Una casa come le altre, senza magia, mi sentivo fin di respingerla, nella sua mediocrità.
Non è un bel segno.