Non mi sembra sorprendente è effetto del panico.
Oltretutto, che lo vogliamo ammettere o no, il panico è già dilagato. Nelle sue molte forme, anche quelle apparentemente placide.
Mi chiedo, infatti, se non sarebbe il caso di smetterla con la conta pubblica. Continua, incessante.
A me i numeri piacciono, le statistiche, etc., mi confortano persino, però ne vedo tutto il potenziale tossico, che è l'oggettività.
Se la togli dalla complessità diventa un veleno, perché non è più leggibile.
Parlo di cose semplici, tipo il fatto che per "trasparenza" la mia ASL invia quotidianamente la conta, con la divisione addirittura per comuni. L'idea è di tranquillizzare (da me sono bassi, per paradosso geografico), ma alla fine - e faccio l'esempio del mio comune - continuare a vedere zero giorno dopo giorno alla fine non dà più sicurezza, ma infonde solo il "panico" del quando quel numero si muoverà. E come lo farà in modo imponderabile. La paura data dall'oggettività è persino peggiore di quella della natura, di quella che risponde agli imput primordiali.
(scusate l'OT, probabilmente era meglio nell'altra discussione)