Mi spiego: circa "Atreju" (nome del protagonista della Storia Infinita ma anche nome della festa degli ex azione giovani) ho chiesto ad un ragazzo che conosco di quel versante quale fosse il nesso. E mi ha detto che la destra (e adesso non ricordo i partiti che tirava precisamente in ballo, però intendo una destra abbastanza estrema) prende come riferimento culturale il fantasy perché nei fantasy di solito c'è la lotta tra il bene e il male. il bene è sempre un ragazzo giovane e ribelle, il male è sempre "lo straniero" che va alla conquista delle terre del bene. Io gli ho chiesto: ma sempre, sempre? E lui: all'incirca sì.
Ehm, ripeto, cosa controbatti a uno che ti dice "guarda che il sole sorge a ovest" mentre lo state guardando sorgere a est?
Ovviamente, il contrasto tra bene e male è presente in molti libri fantasy, ma è strumentale alla creazione di un contrasto appunto, per creare l'epopea dell'eroe.
Grazia dio ultimamente ciò che bene e ciò che è male resta sempre più sullo sfondo della storia, trovando nuovi pretesti per far emergere l'eroe, che spesso non è nemmeno positivo o simpatico o buono.
Esempio Luk'janenko, esempio l'italianissimo Barbi, esempio Erikson, esempio la Hobb, esempio il già citato Pratchett, esempio Stroud....
Poi ricordo che uno dei gruppi musicali di "musica antagonista" (se sapete che roba è, una via di mezzo tra punk e merd, mutuato dall'inglese "Oi") si chiama proprio "gli Hobbit". Non so, se ne sapete di più dite pure...
E quindi?
I metallari sono tutti adoratori del demonio perchè uno dei gruppi che hanno inventato il metal si chiama Black Sabbath?
Tolkien aveva una visione Norrena della politica.
Sì, aveva simpatie di destra, ma mettersi a etichettare i libri per le idee dell'autore è quanto di più stupido ci sia.
Un po 'come chi cataloga Heinlein come fascista dopo aver letto "Fanteria dello spazio". Heinlein, che tra un po' era più comunista di Lenin U_U