Il punto è esattamente la dimensione della platea che citi, il corollario è appunto la composizione della platea.
È lì che si gioca la questione della percezione e della sostanza, non nelle nostre posizioni di fruitori derivativi.
Quel tipo di notizia interessa chi è già attivo o predisposto a vagliare le fonti in cui si generano o dalle quali sono riprese.
Sono fonti che coinvolgono comunque una parte circoscritta dei fruitori del web e che rappresentano fruitori orientati e attivi.
Traslata la notizia a livello generale, fino a permeare le barriere delle nostre personali pagine FB, che come sappiamo ci rispecchiano, equivale a trasportare il virus a una comunità enormemente più ampia, quasi universale. Fino al salto ultimo in televisione, a completamento della epidemia.