Pensavo si fosse toccato il fondo con la puntata scorsa (e con l'intera settima stagione) ma qui veramente siamo al limite. Sembrava LETTERALMENTE una parodia o una collezione di outtakes, con tutta questa gente che si vede, si riunisce, si riconosce tipo cenone di Natale, si domanda "ehi, ma ora sei buono?" "Sì, ora sono buono, questa è la mia fidanzata".
Montaggio pietoso, ritmo pietoso, tutto girato in interni o semi-interni a distanza ravvicinatissima, non si capisce manco dove cazzo stanno tra un po'. Siccome devono gestire all'improvviso duecento personaggi parlanti in cinque metri quadri di castello, continua il giochino delle conversazioni di coppia di cinque minuti, con ben DUE scene in cui Danaerys deve dire/rispondere qualcosa di importante e per DUE volte arriva la provvidenziale interruzione di qualcuno che entra nella stanza.
La preparazione dell'assedio è scritta e recitata ai livelli di un videogioco Bioware, con gli sguardi pieni di sygnificaty e le canzoni consolanti e i sorrisi comprensivi ma con lo sguardo teso all'orizzonte. Non so, confrontiamo 'sta puntata con il momento preparatorio della battaglia di Kaer Morhen in The Witcher 3 e piangiamo.
Certe scene sembrano la risposta LETTERALE degli sceneggiatori alle proteste del pubblico, tipo Danaerys che si lamenta di Tyrion dicendo che non è più il personaggio intelligente e astuto che pensava di essere. Per non parlare della propaganda SJW becera e grossolana, con i due africani trattati male dai leghisti del nord e il siparietto Sansa/Danaerys che parlano di quanto è difficile essere donne al comando.