eccoci qua! da dove posso partire? Partirò dalla più recente.. ha, di fatto, fatto chiudere un locale (che io non frequento, troppo radical chic) in san frediano perché gli avventori "disturbavano la quiete del vicinato". Il "vicinato" in questione, causa della chiusura, NON è costituito dagli abitanti della strada, ma dal padrone di una mega residenza di lusso/albergo proprio vicino al locale che non sopportava l'idea di una massa di plebei che bevevano birra

proprio sotto ai suoi occhi. QUESTI sono gli amichetti di cui si circonda Renzi e che lui si arruffiana per benino. Poi c'è stata la questione stadio, la questione apple store, la questione ZTL notturna...
Tutto iniziò con i mitici 100 punti di Renzi per Firenze, che VI PREGO di ripescare in internet e potrò spiegarveli uno per uno. anzi aspettate:
http://100punti.mxconsulting.it/ questo dovrebbe andare.
I ferraristi sul ponte vecchio... potrei dire un aneddoto ma preferisco di no, sappiate che mio padre fa l'artigiano lì vicino, e che quella zona è, del centro, una delle più sputtanate. Io ci son passato ieri già alle 17 era il delirio, comunque, ho dovuto parcheggiare il motorino in piazza della passera e farmi un bel pezzo a piedi.
Secondo me Firenze è una città dov' è difficile fare porcate (tipo a Mi è facilissimo), avrà ripiegato a favore dell' esibizionismo feccion-scic pure nei tradizionali canali culturali*, una città leopolda...(ahah).
Seriamente, quel che so è che in centro di fiorentini non ce n' è e si è in preda al turismo magliette e pizza al taglio; questa è una concezione e comporta ovunque una visibile sciatteria negli 'arredi' cittadini, oltre al coprifuoco serale (che ha implicazioni ben più vaste).
Inoltre, pare che abbia il vizietto dei vegliardi di piazzare in qualunque istituzione, cassa, fondazione, cagnolini ubbidienti, non semplicemente 'suoi uomini' (pensate, in fondo, a quanto sono dipendenti da 'Matteo, blabla, Matteo' i 'suoi' deputati: questa è una sua caratteristica, che non è esattamente la stessa di altri gruppuscoli, persino diversa dal modo, infine legato ad una qualsivoglia essenza e non al mero culto della- vabbè- personalità, dei (furon)dalemiani, che somiglia, ben si scorge, al feudalismo arcoriano). E che buchi i bilanci. Anche in provincia, dove altrettanto note erano le sue clientele.
D' altra parte, mi sembra un costume comune, e radicato proprio in forme specifiche, di gestione familistica (non, ad es., partitica, come altrove: la lottizzazione, in questa scala corrotta, è più democratica), in Toscana, dove ho sempre avuto l' impressione, nonostante v' era e vi sia** il migliore presidente di regione d' Italia (ok, ora anche Zingaretti), spadroneggiassero i comitati d' affari piduistico piramidali, modulo Denis Verdini.
*ma sì, c' era stata la storia markettizzata della Battaglia di Anghiari, difatti.
**Nencini, uomo di una cultura immensa, e raffinata, ed Enrico Rossi, premier auspicabile nei miei viaggi utopici, quanto chi votai, Marino.
Brava. Esibizionismo fescion scicche corretto, e cose "culturali" di facciata. SOLO di facciata. Lasciamo stare le cose del maggio, del teatro della pergola, etc. etc.
Basterebbe raccontare com'è stata la notte bianca quest'anno per far capire cosa è Matteo Renzi.
L'UNICA cosa positiva - ma non è nemmeno merito suo - della gestione dell'ebete è che si vede la sera un po' più di movimento rispetto a quando c'era la gestione zombie di domenici e del disastro cioni. Forse vogliono tutti fare iggiòvani come Matteo. Ah, sì, si fa chiamare Matteo. I suoi assessori quando ne parlano dicono Matteo di qui Matteo di là.