E forse pure Scanu.
Dubito che non pretenda che il suo bonifico corra. Se non lui, il suo commercialista e avvocato.
Poi non ne so moltissimo. Sono semplicemente rimasta così

quando un paio di mesi fa ho visto un servizio di ex-Gazebo (non chiedetemi come si chiama la stessa identica cosa sotto bandiera La7).
Immagino che i Montecchi e Capuleti dei pandori stiano tentando di far andare in malora tutto pur di averla vinta e prima di ammazzarsi fra loro - tanto è comodo, vivono nello stesso palazzo in centro a Verona - (non per niente la ditta è ripartita contro la volontà della proprietà e perché un giudice ha deciso che gli impianti sfornassero, nel vero senso della parola), raccattando le briciole che possono. Pur di avere la soddisfazione di vedere gli altri "crepare".
Insomma, a mio avviso quello che servirebbe sarebbe l'estromissione della proprietà per manifestà indegnità.
Ma il mio stupore e inquietudine, ammetto, viene dalla titolare della maggioranza. Sinceramente se ci penso devo ancora riprendermi dal suo lato fangirl di Scanu. In primis perché in una donna adulta (molto adulta, meglio) non mi aspetto che il fangirlismo abbia influssi sulla vita reale (sua e di chi le sta intorno, a vario titolo) a livelli che forse già le 16enni non hanno più.
Ma poi, poveri dipendenti come fai a imporgli di sentire in sottofondo il repertorio di Scanu mentre lavorano. Ti viene da desiderare che le impastatrici e i forni facciano tantissimo rumore.
Per fortuna il lievito non sembra risentirne. Ma se le vacche producono più latte con Mozart, ho i miei dubbi che lo farebbero con tutti i laghi e laghetti

Poveri umani e povere farine, lieviti e soprattutto burro.