A quanto pare, al posto di
neverending story, era previsto che Dustin e Suzy cantassero (o recitassero) la poesia dell'Ent e dell'Entessa da LOTR; il che sarebbe stato (oltre che un po' più "romantico") indubbiamente più nerd, ma talmente tanto che molti avrebbero potuto non cogliere, e in più non sarebbe stato '80 per nulla. Meglio così, alla fine.
Lurk ha amato tantissimo quel momento, e tutto sommato anche io.
Chiariamo un punto, già che ci siamo: si può catalogare questa scena come fanservice? Sì, decisamente, e volendo essere più malevoli e smaliziati si può dire che l'intero franchise di Stranger Things sia tutto fanservice, ma qui è il nodo: anche se lo fosse - o utilizziamo pure l'indicativo, anche se lo è - resta comunque fanservice intelligente e fatto bene, cosa che per esempio GoT non ha più saputo fare da molto, molto tempo (e in certa misura non ha MAI saputo fare a quel modo, sostendendosi su un fanservice molto più banale e convenzionale, come tette&culi e spadoni rotanti.
Tutta questa terza stagione mi ha dato quello che volevo, essendo io un ultraquarantenne e quindi target ideale della serie; e in realtà spesso più che citazione si tratta di riverberazione di tutti quei prodotti d'intrattenimento (film principalmente, ma non solo) anni '80 che fanno scattare la nostalgia su cui gli autori contano. Ma ciononostante non classificherei la visione in pieno nei guilty pleasure, il vellicamento non è spinto a livelli così spudorati, perché tutta la serie ha comunque un suo pieno valore come prodotto originale e indipendente, al di là del retroterra su cui si basa. Il discorso potrebbe andare avanti a lungo, e se volete possiamo farlo.
Per altro, ieri sera, parlando con della gente che conosco appena, ho ricevuto un parere che non mi stupisce (e col quale potrei concordare, non fosse che ricordo tutto sommato poco la II), cioè che questa III stagione sarebbe meglio della II; questo anche per dire a Betty di non mollare.