No, non ho la pretesa di dirlo,
ma per esempio sui social mi sono imbattuto in questo commento:
Max Collini
La grande manifestazione no green pass del grande movimento no green pass era stata autorizzata con un permesso richiesto dai capi di Forza Nuova. I leader che hanno parlato dal palco e organizzato la manifestazione appartengono ai movimenti neofascisti e neonazisti romani. Non sono infiltrati, sono quelli che alla luce del sole tengono le fila della faccenda. Ovviamente non tutti quelli che sono andati in quella piazza sono fascisti, ma certamente tutti quelli che erano in quella piazza non sono furbi. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Che mi sembra abbastanza sensato. I fascisti veri e propri erano una minoranza (probabilmente non tanto minima), ma tenevano in mano le redini di tutti gli altri, che erano poi un'accozzaglia di sciroccati, negatori della realtà, confusi e spaventati, protestatori sempre e comunque, in larga misura permeabile a un discorso di tipo fascista e manipolabile dai fascisti su tempi brevi e medi (lunghi non saprei dire).
Io capisco la posizione teorica (molto, troppo teorica) di opposizione al green pass, principalmente sulla base del fatto che non ha troppo senso richiederlo per lavorare laddove non sussiste l'obbligo vaccinale (scelta indubbiamenta più coraggiosa, ma a sua volta problematica), ma assolutamente non capisco la scelta di scendere in piazza per questo (anche qualora queste piazze non fossero controllate o comunque "brandizzate" dai fascisti, ma finora lo sono state), considerando per altro che il green pass è comunque ottenibile grazie a continui tamponi (che un tempo erano demonizzati da molti di questi oppositori che ora invece si dichiarano disposti a farne 2-3 alla settimana).
Non capisco per nulla, invece, l'opposizione al vaccino, che considero solo ed esclusivamente irragionevole. O meglio, la capisco a livello psicologico, visto che - come ho raccontato più volte - conosco persone anche a me parecchio vicine che vi si oppongono con veemenza (e per altro con motivazioni e stile di argomentazioni piuttosto diverse tra di loro); ma appunto per queste persone so ricostruire le storie esistenziali che, nelle differenze reciproche, li portano ad assumere oggi queste posizioni, e sono tutte catalogabili nella categoria del disagio psichico, pur con enormi differenze da caso a caso.
Non voglio neanche entrare, per ora, nella distinzione molto tecnica che quelli a mRNA (quindi Pfizer e Moderna, se ho capito bene) non sarebbero tecnicamente vaccini, perlomeno per come abbiamo sempre definito i vaccini, capziosità che alcuni oppositori di fascia intellettuale e culturale un po' più elevata utilizzano come se fosse l'argomento "fine di mondo", capace di far loro vincere ogni discussione.
Anche senza considerare le violenze più recenti, chi va alle manifestazioni no green-pass è in malafede (probabilmente una minoranza) oppure (probabilmente una maggioranza) quanto meno confuso.
Che poi il governo, la comunità scientifica, divulgatori e comunicatori, non abbiano spesso - e magari anche di base - la capacità di gestire al meglio la faccenda e di informare corretamente la popolazione, è un tema su cui possiamo discutere a lungo, e sul quale potremmo tovare diversi momenti di accordo, ma questo non mi porta minimamente a solidarizzare con chi l'altro giorno era in manifestazione.