Il mio rapporto con la Chiesa? Le raderei al suolo una ad una, per fare spazio ad edifici ben più utili, compreso il riciclaggio di preti e suore come missionari laici, o a seconda delle malefatte perpetrate, ai lavori forzati.
A parte gli estremismi, sono cresciuta in una famiglia non praticante, dalla fede molto tiepida. Scuole medie dalle suore. Fortunatamente i miei genitori non mi hanno mai imposto la frequentazione degli ambienti legati alla chiesa, hanno sempre detto che è una scelta che ciascuno deve fare consapevolmente. Tant'è che al ritrovo della domenica mattina nei campi gioco del paese, ero l'unica che non stava marinando la messa.
Non ho mai avuto la fede, non ho mai rivolto preghiere ad un dio con la certezza di essere ascoltata. Magari è un mio limite ma io vedo tutta la faccenda come un enorme rito scaramantico. Capisco il valore educativo che la religione possa aver avuto in tempi antichi, quando era forse più semplice dire agli abitanti dei paesi caldi e senza metodi di conservazione che il maiale non si mangiava perchè impuro per dio piuttosto che per leggi chimiche.
Ecco, detto che la fede non ce l'ho, allora agli occhi di chi la pensa come me è immediato il vedere tutto il baraccone con scetticismo.
Ma immagino che avvertirei gli stessi fastidi anche se fossi stata credente. La chiesa ha sempre predicato bene e razzolato male, ha imposto dogmi assurdi e lasciato nell'arretratezza mentale le persone meno propense al dubbio.
Pessimismo e fastidio su tutta la linea... basti solo l'esempio dei miliardi spesi per la santificazione di padre pio... ma si rendono conto di quanto bene avrebbero potuto fare con quei soldi? E questa è solo una goccia nell'oceano.
L'unico motivo per cui apprezzo la favoletta cattolica è che grazie a quella hanno scritto il Jesus Christ Superstar
