Sono semi ot, ma mi sembrava il topic più affine.Questione degli accenti: ci sono parole il cui accento sbagliano quasi tutti, come il mio prediletto aggettivo scandinàvo (ho vinto un sacco di scommesse sul fatto che la pronuncia giusta è quella piana), parole il cui accento balla veramente molto (sàlubre? salùbre? pare sia la seconda) o le particolarità del tipo utènsile e utensìle, ma i casi che trovo più curiosi sono quelli in cui la pronuncia meno comune - badate bene scorretta - per uno strano motivo conferisce uno strano prestigio a chi se ne avvale, tanto da mettere in imbarazzo chi è abituato alla pronuncia comune e corretta. Non mi riferisco alla questione spinosa dei nomi propri con la pronuncia alla greca o alla latina, ma a sostantivi comuni, ne ho appena sentito uno dei più tipici: cosmopòlita, e - sebbene io sappia che sia più giusto cosmopolìta - ogni volta mi sento obbligato ad andare a controllare
No, quello non mi mette in soggezione: o è detto con ironia, oppure fa anziano imbonitore.