Ecchime. Allora, sembra che si sia dimostrato -biologicamente parlando- che i maschi (umani) con i segni più vistosi di mascolinità abbiano una tendenza spiccata alla violenza in famiglia ed una scarsa propensione alla cura della prole.
Insomma, quel tipo di uomo già somaticamente descritto dal buon Cesare come di tipo fisico mesomorfico, con arcata sopraccigliare sporgente ed occhio incavato e stretto, con mento e mascella prominenti, con ottima presenza pilifera, ecc. ecc. (in pratica, una specie di nehenderthaliano, oppure, se preferite, un tipo alla Sylvester Stallone).
E' tutta una questione di testosterone, la cui presenza in maggiore o minore quantità si rivela inevitabilmente dai tratti somatici, in particolar modo del viso.
Sembra anche che questo tipo di uomo sia portatore di grande sex appeal! Insomma, pare che nei giorni di subbuglio ormonale la donna preferisca l'uomo alla Bruce canotta sporca Willis che il tipo alla Mark Darcy. Salvo poi fare marcia indietro e, messi a nanna gli ormoni, tornare a preferire l'uomo tutto casa e famiglia.
Purtroppo non sono riuscita a trovare il nome dei biologi che hanno effettuato questa ricerca, nell'articolo non ne viene fatta menzione, però posso dirvi che questi concetti sono stati ripresi da Andrea Pilastro, docente di zoologia dell'università di Padova, nel libro "Sesso ed evoluzione", che tratta della selezione sessuale nel campo degli animali, ma che, nel capitolo finale, dedica uno spazio alla relazione uomo-donna.