Sul signor Lombroso ho approfondito abbastanza, tanto più che per un corso di immagine usiamo la fisiognomica come strumento di analisi. Magari i biologi dell'articolo citato da
Kay avranno pure ottenuto risultati partendo da Lombroso, ma di quest'ultimo si può tranquillamente dire che di scienza non ne capiva un emerito. Infatti le sue teorie partivano da puri pregiudizi consolidati sin dall'inizio dell'umanità. Per esempio, lui considerava un magro, pallido, piuttosto alto una persona non incline alla violenza e al crimine (lo definiva anzi di
fisionomia cerebrale). Ma basta pensarci due secondi, ed è immediata la labile base su cui si fonda questa teoria: un fisico del genere è facilmente associabile alla malattia, all'isolamento, alla mancanza di forza fisica, e ciò basterebbe a renderlo innocuo. O anche il fatto che prendesse come
caratteri secondari i tatuaggi e le cicatrici: secondo lui chi si faceva i primi confermava la sua predisposizione all'essere galeotto. è pur vero che all'epoca i tatuaggi li faceva chi stava in galera, principalmente. Ma non basta. Tutto ciò per dire che l'analisi della pisella* bè...è la degenerazione di tutte 'ste cazzate.

* Tra l'altro pare che il suddetto signor L fosse anche un po' misogino: sosteneva anche lui la superiorità dell'uomo sulla donna, e dimostrò (secondo lui eh) come quest'ultima fosse fisiologicamente portata alla menzogna.
Bon, ho finito di blaterare.
