Concordo con te, anche perchè io di anni ne ho solamente 17. So che spesso gli adolescenti sono bollati come esseri immaturi (affermazione purtroppo veritiera in molti casi), ma sai, io ho un po' imparato a fregarmene. Un adulto, magari che parte con dei pregiudizi, comunque si accorge presto se la persona davanti a lui ha un cervello che funziona o meno. Un grande problema degli adolescenti è che si fanno condizionare da quello che si dice di loro. Una volta i film adolescenziali si ispiravano alla vita reale (certamente romanzandola, ma con una base di verità), ora sono gli adolescenti che si ispirano ai film (e ai libri, tra cui quelli di Moccia) preparati apposta per loro. Comportandosi di conseguenza e influenzando così ancora di più le opinioni dei "grandi". Conosco personalmente persone con una bella testa che però non la utilizzano.
Ma perchè non smettiamo di comportarci come si aspettano, e facciamo quello che davvero ci sentiamo di fare e dire quello che ci sentiamo di dire? Io l'ho capito a 13 anni, durante il mio periodo di "stupidera", in cui mi vestivo come le mie compagne e leggevo quello che leggevano le mie compagne e via così, solamente perchè sentivo che quello era ciò che mi doveva piacere e che dovevo leggere in quanto tredicenne. Ad un certo punto mi sono stufata e ho deciso di seguire i miei gusti e le mie inclinazioni senza badare a quello che "andava di moda". Il chè non vuol dire contrapporsi completamente a quello che la società detta (ovvero ad odiare incondizionatamente qualunque cosa venga proposta dal sistema), ma semplicemente sviluppare un certo spirito critico e in base a questo scegliere cosa ci piace e cosa no.
Scusate la logorrea, ma è un argomento che mi sta particolarmente a cuore.