Mi attacco alla discussione su Game of Thrones e a questa intervista di GRRM, dove dichiara per l'ennesima volta il suo odio per le fanfiction:
http://gameofthronesitalianfans.altervista.org/2013/11/giu-le-mani-dai-miei-personaggi-george-r-r-martin/Secondo me George dimostra una grande miopia quando attacca le fanfiction, per una serie di motivi:
1) Dà per scontato che i fanwriter siano tutti aspiranti scrittori. Non è così!
Per la maggior parte è solo un hobby, uno sfogo creativo per delle storie che frullano nella loro testa. Possono essere appassionati nel metterle su carta, o meglio su tastiera, ma non scrivono per "fare esercizio".
Scrivono perché la lettura ha stimolato la loro immaginazone, e voler esprimerla è uno degli istinti umani più comuni dalla notte dei tempi.
Succede anche spesso che alcune persone che non avevano mai pensato di scrivere racconti o libri si avvicinino a questo mondo tramite le fanfiction, ma questo non è affatto un male, anzi!
2) Dà per scontato che il fenomeno in qualche modo lo danneggi, gli "rubi" qualcosa.
Secondo me questa è una grandissima stronzata.
Io credo che il fandom di Harry Potter non sarebbe neanche la metà di quello che è se non fosse per le fanfiction.
per uno scrittore lento come lui, poi, avere qualcuno che, completamente aggratis e senza alcuno sforzo da parte sua, tiene vivo l'interesse per il suo prodotto, è una manna dal cielo.
E' vero che esiste il remoto rischio che qualcuno si metta in testa di fare causa a un autore dicendo che ha copiato una sua fanfiction, ma, seriously? Ha più o meno tante probabilità di vincere una causa del genere quanto ce l'hanno avuta quelli che hanno tentato di accusare la Rowling di avere copiato la loro idea su una scuola di magia, cioè zero.
Alla maggior parte dei fanwriter, poi, non interessa scrivere il finale della storia... per quelli si aspettano il libro vero.
Vogliono esplorare altre strade che l'autore non ha preso, dare più spazio a personaggi minori, mettere personaggi in situazioni diverse. Per lo più non entrano in competizione con il libro "vero".
3) Dà per scontato che tutte le fanfiction facciano necessariamente cagare.
Ok, molto spesso è vero, però secondo me bisogna un tantino ampliare il concetto di fanfiction.
io penso che volere "di più" da una storia sia una cosa che le persone hanno sempre fatto: metà della letteratura greca e latina sono fanfiction di miti già esistenti; Shakespeare idem; Boccaccio e Manzoni si sono rifatti a storie popolari già esistenti; "ultime lettere di Jacopo Ortis" è praticamente un' AU del giovane Werther.
Secondo me è una cosa che non si può fermare... la gente l'ha sempre fatto.
L'unica differenza è che adesso si possono condividere subito, velocemente, da tutte le parti del mondo.