Scettico, sui risultati della specifica ricerca, pure io.
Da profano mi sembra troppo semplice, se il cervello è così complesso e individualizzato come sembra essere stato descritto finora. Non si dovrebbe trattare di chiavette usb standardizzate, nelle quali i dati passano in modo pressoché neutro.
Ossia, ammesso che si possa mappare il processo cognitivo di una persona e riprodurlo, come si comporta l'informazione sul "supporto" dell'altra persona, come reagisce il suo "supporto", che ha i suoi processi specifici?