Permettetemi. Devo fare un paio di puntualizzazioni:
a. il bagaglio lessicale e ortografico dell'esteta tantoalchilesco non può prescindere da alcuni di elementi, ovvero:
1. cose con dentro la barra e i trattini, tipo "in quest'opera entra nel/in gioco la dissacr-azione dell'immagine mona-stica..." (e via scoreggiando di cervello. Mona-stica mi piace particolarmente. Doppia chiave di lettura, come si dice presso il colto e l'inclita);
2. lo Zeitgeist. Se non dici mai Zeitgeist non sei credibile come critico. Anche Weltaanschaung ha la sua importanza, ma Zeitgeist di più.
b. Se non si tira dentro ai discorsi
i. il classicismo della merda d'artista (e ovviamente del pissoir di Duchamp),
ii. Saussure (e in subordine Chomsky),
iii. la lomografia
non si è abbastanza critici e/o artistici. L'ideale è farli rientrare tutti e tre nello stesso discorso.
Poi naturalmente ci sono mille altre cose da catalogare nell'artisticità artistica. Ma senza questi elementi parlare di arte è impossibile, esattamente come sarebbe impossibile cucinare la cassoeula senza verze, cotenne e musetti.