Ma anche secondo me: gli italiani vorrebbero provare i frappuccini per sentirsi come a Seattle e a NY, e i turisti abituati a berli ne sentiranno la mancanza.
Pare che il fondatore abbia un reale ed eccessivo senso di reverenza per la cultura italiana del caffè. (E allora se avevi tutto questo rispetto potevi non mettere quelle schifose palme in piazza duomo, cazzo!)
fan di starbucks l'hanno presa malissimo, sta cosa del caffè vero da starbucks. Hanno scritto roba tipo "se voglio lo gnocco fritto non vado da mc donald's".
Io credo che
1) dovete smettere di denigrare il caffè, io vi voglio bene ma come fate a vivere senza caffè proprio non capisco (Allevy e betty su tutti) , è una delle cose che mi fa alzare la mattina. Il pensiero del caffè.
2) altre catene hanno provato a provano tuttora a dare specificità ai loro prodotti e negozi a seconda del paese in cui si trovano, vedi il mc appunto che fa quelle cose a forma di panino dicendo che dentro c'è il formaggio DOP di Sgrunzo di sopra e l'hamburger fatto con la mucca del tuo vicino di casa. Non so dire se commercialmente ripaghi come strategia, tanto è tutto finto e a mio parere quelle di starbucks restano delle sbrosce orrende al gusto (quando va bene) di caffè accettabili solo nel contesto "sono negli iuesei e sono davvero un ganzo col mio triplo latte vaniglia frappuccino alla minchia di goji" detto anche "tento invano di mischiarmi con gli autoctoni ma tanto c'ho lo zaino invicta e dove cazzo vado"
3) i muffin, ecco cosa è buono, i muffin. Però dai vaffanculo i muffin buoni ce li hanno anche all'autogrill Cantagallo, bello sforzo.
4) Nel 2012 allo starbucks di columbus square a New York ho visto Stanley Tucci, lui ha visto che l'ho visto, ho fatto il disinvolto, stavo per avvicinarmi a rivolgergli parola ma avevo lo zaino invicta e dove cazzo andavo.