Ora che ho qualche minuto di tempo vi racconto un mio sogno recente: i particolari sono ancora molto vivi nella mia testa. Mi capita spesso e raramente di svegliarmi senza ricordare niente, ma come leggerete questo è davvero particolareggiato e...inquietante e....con qualche particolare scabroso (nonostante nel racconto qui abbia anche troncato parecchio)
Giornata primaverile, soleggiata.
Scendo da una macchina davanti ad una villa con scalinata.
Sono tranquilla.
All'entrata trovo un gruppetto di persone vestite a festa che mi sorridono, mi baciano e mi abbracciano.
Capisco che è la mia festa di fidanzamento (gente, non mettetevi a saltare che tanto il promesso sposo vi anticipo che non comparirà mai) e che quelli sono i parenti dello sposo.
C'è la mamma, le sorelle (gemelle?), un'altra non meglio identitificata parente incinta...
Stacco: fine festa.
Vado in camera( non so come ci sia arrivata, dove come perchè), apro la valigia per mettermi il pigiama e quello che vedo è..biancheria intima sexy.
Oh Signor che succede? Ma me la metto.
Esco in corridoio: un lungo corridoio poco illuminato pieno di porte.
Le sorelle (gemelle?) si baciano tra loro. Io rimango sconvolta e rovescio un bicchiere di vino sul tappeto bianco (ma avevo un bicchiede di vino?), la ragazza incinta non è veramente incinta mentre la vedo aprire una porta e una mano maschile le indica di entrare mentre lei languida mi guarda.
Un'altra porta si apre: una coppia copula nel letto. Io vedo una carrozzina e mi rendo conto che è una coppia che ho già incontrato alla festa.
Mi avvicino per vedere il bambino ma mi rendo conto che c'è solo una bambola di plastica e che non c'è mia stato nessun infante. Nemmeno alla mia festa di fidanzamento.
Provo orrore ma sono anche desiderosa di vedere cosa contengono le altre porte, e di esaudire il desiderio di arrivare dove sento di essere predestinata a giungere.
Continuo a percorre il corridoio ma sono tranquilla (non me lo so psiegare adesso che ci penso) e arrivo in una sala buia con un tavolo lughissimo. Ci salgo e cammino sopra.
All'estremità compare per la prima volta il padre (cme lo so? Non ne ho idea) del mio presunto, invisibile e promesso sposo.
Non ricordo il viso. E' un alone nero ma so che ci baciamo, ci tocchiamo. Che ci desideriamo.
Stacco. Mattina.
Mi rendo conto che è un sogno. Penso che sia stato tutto un semplice mise en abîme.
E' il giorno del mio matrimonio.
Non è accaduto nulla.
Esco dalla camera.
Allora mi rendo conto che il tappeto è VERAMENTE macchiato di rosso.
Paura. Mi sveglio.