Ma si possono raccontare anche sogni notevoli fatti in passato?
Sì.
Quindi se rimanete sconvolti, la colpa è tutta tua!
Sogno #1 (avevo 15 anni e qualche giorno prima a scuola avevamo fatto una versione di latino sugli osti che ammazzavano nel sonno i loro ospiti per rubare loro i soldi):
La scena si apre su una strada romana lastricata in marmo, in mezzo a templi più o meno in rovina, di notte. La luna è alta, la visibilità è buona, sulla strada si vedono due soggetti in armatura antica (sul modello di Xena) che agitano le loro spade per aria e dimenano le anche cantando: "Andiamo a far la guer-ra! Andiamo a far la guer-ra!". Io (osservatore esterno) li riconosco come Enea e Pallante. Ad un certo punto dal nulla (ma veramente dal nulla, tipo incantesimo con tanto di brillini e scintille) appare un oste pelato con la barba, grembiule sporco, braccia incrociate, un mattarello in una mano e un coltellaccio nell'altra, che urla una frase in una lingua incomprensibile che io so significare "Io vi ammazzerò!" e comincia a inseguire i due soldati ballerini. I nostri eroi scappano veloci e, alla fine della strada, arrivano nel centro storico di Cisternino (un paese in provincia di Brindisi, nella zona dei trulli), dove appaiono decine di altri osti uguali al primo, tutti nella stessa modalità, che urlano e continuano a inseguirli. Poi mi sono svegliata.
Sogno #2 (fatto un paio d'anni fa a Berlino, ma c'entra poco):
In un antro remoto e nascosto un uomo, un pazzo, un genio del male, ordisce le sue trame contro il mondo: è Vinicio Capossela, e parla di sé in terza persona, come il Dottor Destino. Il suo piano è quello di conquistare il potere con l'aiuto di enormi robottoni in stile anime (però di vecchio stampo, tipo Mazinga) interamente fatti di duplo (non le merendine, i Lego per bambini piccoli, quelli grossi che non possono essere ingeriti accidentalmente). Solo un grande supereroe può salvarci da questa terribile minaccia: mio padre. Dopo una lunga battaglia, però, il malvagio Vinicio riesce a catturarlo e imprigionarlo. Dice: "Ora nessuno potrà sconfiggere Vinicio Capossela!". Ovviamente l'unica che può salvare mio padre sono io e mi intrufolo in uno dei robottoni con addosso un mantellino rosso alla Superman. Dopodiché apro gli occhi, sveglia, e mi chiedo: "Ma che cxxxo di sogno ho fatto stanotte?!?"
(ci tengo a precisare che all'epoca non avevo ancora letto nessun fumetto supereroistico)