Allora, uscivo alla sera tardi da dei gruppi parrocchiali e andavo con degli amici a giocare a calcetto in uno spiano sterrato che si trovava in mezzo a delle rovine di mura antiche. Poi una ragazza cadeva e si feriva (il campetto era terrazzato), ma siccome ero stanchissimo e non potevo aiutare i prodighi fanciulli a portarla a medicarsi mi recavo in un gazebo allestito dagli animatori dei gruppi di cui sopra dove arrivava la mia professoressa di italiano e latino con una vaschetta piena di gelato che sembrava cioccolato. Ma prima di lasciarcelo assaggiare ci diceva: "Attenzione, questo non è gelato al cioccolato, questo è gelato al tè al miele di legno (wtf?!?). Aveva portato anche un thermos con quel tè caldo, che ho assaggiato e mi faceva schifo [e qui Allevi mi redarguisce

] perché sapeva, per l'appunto, di segatura.
Mi ricordo il tutto con precisione perché mi sono svegliato diverse volte nella notte.
Sopprimetemi.
